Il Mausoleo di Teodorico e la leggenda del Re barbaro

Il Mausoleo di Teodorico e la leggenda del Re barbaro

 

La cosa più singolare è che la cupola è un pezzo solo di marmo di Dalmazia, e quelli che dicono di averla misurata mi hanno assicurato che misura di diametro 10,76 metri per un metro di spessore e almeno 250 tonnellate di peso: è un bel pezzo e la forma circolare che gli è stata data fa sì che oggi lo si chiami Rotonda.

(Aubry de La Montraye)

 

Narra una leggenda che al grande re goto Teodorico fu predetto che sarebbe morto a causa della caduta di un fulmine. Per vincere tale destino avverso, il re fece costruire un luogo in cui rifugiarsi durante ogni giorno di pioggia, un posto protetto e indistruttibile coperto da una cupola così possente che non sarebbe mai stata scalfita. Ma la profezia, più incisiva della volontà umana, ebbe il sopravvento e si avverò comunque: in una notte di pioggia, infatti, un fulmine precipitò dal cielo e squarciò la grande cupola, trafiggendo a morte Teodorico che, come sempre, vi si era rifugiato all’interno per proteggersi.

Teodorico, dopo aver sconfitto Odoacre, re dell’Impero Romano d’Occidente, regnerà a Ravenna dal 493 al 526 dando inizio al periodo di dominazione gotica. La dinastia barbara lascerà un’impronta tale nella nostra città da dare a Ravenna il soprannome di “Città di Teodorico” portando un periodo fiorente per la città che si arricchisce di edifici ancora oggi visitabili: la Cattedrale Ariana (oggi Chiesa dello Spirito Santo), il Battistero degli Ariani e la chiesa adiacente al palazzo imperiale (oggi Sant’Apollinare Nuovo), nei pressi della quale si trova un edificio che viene oggi erroneamente chiamato Palazzo di Teodorico ma in realtà questo esemplare unico dell’architettura preromanica è quasi sicuramente un’opera posteriore al tempo del re goto.

Ma il monumento più importante legato a Teodorico è sicuramente il Mausoleo che il re fece costruire poco dopo il 520 e che avrebbe utilizzato come tomba. Costruito con sasso d’Istria, l’edificio è un imponente sarcofago alto più di 15 metri di altezza e caratterizzato da due ordini sovrapposti: la cella inferiore è decagonale e richiama la tradizione romana poiché l’interno è a croce greca ed era probabilmente destinato a luogo di culto o ad accogliere le tombe dei membri della famiglia teodoriciana; l’ordine superiore, raggiungibile da una scala esterna in ferro aggiunta al monumento nel 1927, è costituito al suo interno da un vano circolare di derivazione germanica, con una sola nicchia in cui è oggi collocata una vasca di porfido rosso che forse conteneva il corpo del re, morto a Ravenna nell’agosto del 526, e i cui resti furono rimossi durante la successiva dominazione bizantina.

La parte più interessante del Mausoleo rimane però la copertura monoblocco della cupola, sulla quale è ben visibile la crepa che ha dato origine alla leggenda e che con ogni probabilità fu causata invece da un urto durante la sua messa in posa. Il gigantesco monolite fu voluto dalla stesso Teodorico per motivazioni celebrative quale simbolo di potenza e, ad oggi, è il più grande monolite che sia stato usato come cupola.

In definitiva, l’edificio è un incontro tra il mondo romano con quello barbaro: un’espressione pietrificata di ciò che Teodorico cercò di raggiungere durante il suo regno. Nonostante la leggenda voglia ingloriosa la sua fine, infatti, Teodorico riuscì a recuperare la stabilità e lo splendore di un tempo e portò anni di pace e prosperità a Ravenna; fu capace di far convivere pacificamente e coesistere due popolazioni, romani e barbari, assai differenti tra loro, tenendo separate le leggi, il culto religioso e i costumi.

Nel corso del tempo il Mausoleo fu lasciato alle incurie del tempo e inglobato in altre costruzioni: è il caso della chiesa di Santa Maria della Rotonda, costruita nel IX secolo a ridosso dell’edificio e dal quale prese a prestito il nome a ricordo della cupola circolare. I primi lavori d’isolamento dell’edificio sono datati 1719, mentre nel 1809 vennero effettuati i primi restauri che hanno riportato il Mausoleo al suo splendore iniziale. Dal 1996 fa parte dei monumenti patrimonio dell’umanità tutelati dall’Unesco e oggi è inserito in una distesa di verde che prende il nome di Parco di Teodorico.

Come arrivare

In autobus: Bus n. 2 e 5
In auto: seguire le indicazioni per Mausoleo di Teodorico.
E' possibile parcheggiare gratuitamente nel piazzale antistante il parco

Apertura e biglietti

Aperto dal lunedì alla domenica
Chiuso nei giorni 1 gennaio, 1 maggio e 25 dicembre
Non accessibile alle persone disabili

Biglietti:
- Intero € 4,00
- Ridotto € 2,00
- Gratuito per tutti i cittadini di età inferiore a 18 anni
Sono previste ulteriori agevolazioni per l'ingresso e biglietti cumulativi.

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Diplomata al Liceo Linguistico, laureata in Scienze della Comunicazione e in Scienze dello Spettacolo, ha al suo attivo anche un master, diversi tirocini e collaborazioni…tutti rigorosamente “senza scopo di lucro”. Spiegare cosa fa nella vita non è semplice e prova sempre un malcelato senso di imbarazzo quando le chiedono “Di cosa ti occupi?”...di tutto quello che la fa sentire viva, del suo Gigante Buono e delle persone che ama. Da sempre in bilico fra uno spirito impulsivo e infantile ed una mente autoritaria, riesce a non perdere l’equilibrio grazie ad anni dedicati alla danza, sua grande passione insieme alla fotografia e alla scrittura. E’ curiosa, determinata e pignola, un po’ egocentrica e sempre in cerca di nuove emozioni. Ama i pinguini e incantarsi a guardare la Luna.