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Un’amaca di natura e relax o Marina Romea
Marina Romea nasce a metà degli anni cinquanta come una pietra rara incastonata all'ombra della pineta che sorge tra il fiume Lamone e la bocca del porto di Ravenna.
Al riparo dei suoi lunghi viali alberati sorgono le numerose ville, gli hotel dall'aria un po' vintage, e i campeggi immersi nel fresco dei pini che con il tempo l'hanno trasformata in una rinomata località turistica e meta favorita delle famiglie in cerca di pace e tranquillità durante i mesi più caldi.
Passeggiare per Marina Romea significa sentire la natura che continua a farsi largo tra il cemento e le costruzioni, con le sue radici dei pini che avvolgono le strade, il pungente odore di resina e il sempre presente tubare dei gufi che fin da piccolo mi faceva capire che ero arrivato a casa. E se il suo volto è illuminato dal sorriso delle spiagge selvagge da spartano paesino di mare, le sue braccia sono i capanni dei pescatori appesi ai limiti della sua valle e le sue spalle sono ricoperte dalla pialassa della Baiona, la laguna salmastra che, come uno scialle tessuto di fenicotteri, aironi e cavalli allo stato brado, ricama tramonti mozzafiato durante le serate estive.
E se dagli anni novanta il turismo di massa ha invaso la vicina Marina di Ravenna, attirato dalla sua vivace movida notturna, Marina Romea è riuscita a mantenere la sua pace e rimane una ottima scelta per coloro che vogliono farsi cullare in un'amaca fatta di natura e relax al ritmo lento del frinire delle cicale.