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BRONSON – Sai solo suonare o sai anche sparare?
Una sala cruda, poco illuminata, essenziale. Un palco basso, legnoso, spoglio. Un bancone laterale gemmato di bottiglie variopinte, come qualsiasi altro bancone. Così si presenta l’interno del Bronson, il tempio nazionale della musica rock. E non indie-alternative-lo-fi-rock –badate bene – aboliamo una volta per tutte le etichette posticce che tanto fanno gorgogliare. Qui si ha a che fare con la Musica, e la Musica è una cosa serissima, non ammette nastrini ed elucubrazioni intelletualoidi. Qui si ha a che fare con il Rock. Quello maisucolo. Quello vero. E stop.
Nato nel 2004 sotto nome di “Revolver” come urgente espressione di libertà e svago notturno incontaminato in una Ravenna all’epoca dormiente e arida di luoghi musicali giovanili, questo club ha saputo diventare in brevissimi e vertiginosi anni il punto di riferimento della scena musicale italiana ed internazionale. Mutando nome in “Bronson” nel 2006, mantendendo però lo stile secco e fulminante di un colpo di pistola, e ospitando al suo interno le più prestigiose band del pianeta rock degli anni 2000 e non solo, è riuscito, con grande merito e nello spazio di un gin tonic, ad acquisire lo status di club di culto, creando uno stile riconoscibile e apprezzato globalmente.
Oramai il suo brand, le sue iniziative culturali e il programma dei suoi concerti, sono regolarmente ospitati sulle principali testate giornalistiche nazionali e su tutte le riviste musicali specializzate. Il suo nome riecheggia ovunque nel milieu, tutti i musicofili italiani ed europei hanno iniziato a conoscere Ravenna non in virtù del suo patrimonio architettonico bensì per la qualità sopraffina dei concerti ospitati al Bronson. D’altronde, con tacche come Pere Ubu, Wire, dEUS, Jon Spencer Blues Explosion, Blonde Redhead, Dream Syndacate, Murcof, Mercury Rev, Oneida e Black Angels (solamente per citarne un’infinitesima parte) segnate sul calcio della Colt potrebbe forse essere altrimenti?
Inevitabile e facile a questo punto, la mente rimanda alla battuta di Cheyenne (Jason Robards) in “C’era una volta il West” quando, dopo aver assistito ad un “saggio” dell’abilità di Armonica (Charles Bronson) con la pistola, così esclama: “Non sa solo suonare… sa anche sparare!”
Di questo stiamo parlando, non fossimo ancora stati chiari… di fuoco! Signore e signori, benvenuti al Bronson! Preparatevi a sudare e sciogliervi come belve saltellanti sotto scimitarrate di chitarra tremendamente eccitanti! Oh lo sappiamo, lo sappiamo, che è solo rock’n’roll, certo… ma quaaanto ci piace! Oh yeah.
Come arrivare
Via Cella, 50
Madonna dell'Albero (RA)
In auto: dal centro di Ravenna il Bronson si raggiunge in circa 15 minuti (direzione Forlì).
Il Bronson si trova in Via Celladi fianco al circolo Endas.
E' presente un parcheggio gratuito accanto al locale
In autobus: Bus n. 3 e 159 da Ravenna. (servizio attivo solo fino alle ore 20)
Maggiori informazioni
Food & Drink prima del concerto
Fargo cafè – Dove si entra una volta usciti
21 Dicembre 2015