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San Giovanni Evangelista e la Torre di Gerusalemme
A pochi passi dalla stazione ferroviaria iniziamo già ad entrare nell'atmosfera cittadina. Superati gli immediati dintorni della stazione, sulla sinistra del viale si trovano i giardini Speyer (spesso al centro dei dibattiti cittadini relativi all'ordine pubblico) dove è collocata un'opera che è un primo assaggio dello spirito della nostra città: Ravenna che affonda le radici della sua bellezza nell'antichità, Ravenna che porta nel presente il mosaico e le altre arti rendendole contemporanee. La Torre di Gerusalemme infatti è un'opera musiva realizzata nel 2003 dagli allievi del Centro per la formazione professionale di Ravenna su di un progetto di Enzo Pezzi (docente del Cpfp).
L'opera si ispira alle torri della Gerusalemme Celeste rappresentate nei mosaici bizantini delle basiliche di San Vitale e Sant'Apollinare in Classe, ed è un altro esempio, insieme alla maestosa Ardea Purpurea di come il mosaico possa farsi contemporaneo ed abbia la capacità di uscire dagli edifici sacri e dai musei per invadere le strade di colore.
A breve distanza dalla Torre di Gerusalemme sorge la più antica delle chiese di Ravenna, San Giovanni Evangelista. Negli anni del liceo passavo ogni mattina davanti a questa chiesa e per un anno io e i miei compagni di classe abbiamo avuto la fortuna di poterla sbirciare attraverso i vetri dalla nostra aula del Liceo Classico Alighieri che si trova propio dirimpetto. Ho sempre trovato elegante il modo in cui questa chiesa si intravede dietro agli alberi dei giardini e nasconde gelosamente il suo bel chiostro rinascimentale (solitamente chiuso al pubblico).
La chiesa fu eretta nel V secolo d.C. dall'imperatrice Galla Placidia per sciogliere un voto espresso a San Giovanni durante una tempesta in mare mentre tornava da Costantinopoli a Ravenna per l'insediamento del figlio Valentiniano III sul trono d'Occidente.
Galla Placidia promise che se fosse arrivata a Ravenna salva avrebbe fatto costruire una chiesa in onore del santo nel punto dello sbarco. Nel corso dei secoli San Giovanni Evangelista fu soggetta a vari interventi e nel 1944 in gran parte distrutta dai bombardamenti aerei che causarono la perdita dei mosaici dell'abside e degli affreschi di epoca medievale.
La chiesa di San Giovanni Evangelista vale la visita per il suo portale trecentesco in stile gotico, che anticipa un piccolo spazio verde davanti all'ingresso vero e proprio, ed alcuni splendidi frammenti di pavimento in mosaico datati 1213.
Il portale gotico è decorato con bassorilievi che rappresentano l'Apparizione di San Giovanni a Galla Placidia, l'Annunciazione e San Giovanni e un imperatore (probabilmente Valentiniano III). Ciò che lo rende ancora più speciale è la rigogliosa vegetazione che avvolge la parte alta del muro in cui il portale è incastonato, creando un gioco di cornici in cui il portale, esso stesso cornice, è incorniciato dal muro a sua volta incorniciato dal verde dei rampicanti.
All'interno la chiesa è semplice, con un alto soffitto a capriate lignee e colonne in stile bizantino. Coglieranno di certo la vostra attenzione i frammenti di mosaico pavimentale che raffigurano episodi della Quarta Crociata voluti dall'abate Guglielmo nel XIV secolo. Crociati che brandiscono lance e scudi, animali fantastici, velieri e sirene fanno capolino tra le colonne in marmo facendo sognare un passato misterioso.
Anche il campanile del X secolo merita una nota in quanto due delle sue 4 campane sono tra le più antiche in Italia datate e firmate.
Come arrivare
A piedi/In treno: uscendo dalla stazione ferroviaria, al di là della rotonda sulla sinistra si trovano i Giardini Speyer in cui sono collocati la Torre di Gerusalemme e la chiesa di San Giovanni Evangelista
In auto: è presente un parcheggio a pagamento in Piazza Mameli, proprio di fronte alla chiesa
Ingresso
L'ingresso è gratuito
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13 Ottobre 2015