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Piazza San Francesco – Di antichi fasti la piazza vestita, grigia guardava la nuova sua vita
Partivamo da qui, incitando la folla che disorganizzata invadeva le strade, anni di gioventù esuberante, le rivolte, le lotte, le proteste, la voglia di un mondo migliore - più giusto e in pace - allora e per diversi anni a seguire fu quello il nostro pane quotidiano.
Non credo che il mondo se ne accorse o che sia cambiato sulla spinta delle nostre urla.
Noi siamo gli unici depositari di effetti diretti e concreti, Noi e quella piazza che per prima ci ha accolto e che abbiamo imparato ad amare e ad ammirare.
Un catino che discende da una via pedonale del centro, caratterizzata da architetture rinascimentali da un lato e fasciste dall'altro, circondato dai portici del Palazzo della Provincia, dalla biblioteca A.Oriani - un tempo albergo che ospitò Lord George Byron - , dal Quadrarco di Braccioforte, e chiusa dall'elegante chiesa di San Francesco.
Qui Ravenna, nel così detto quartiere Dantesco, si scopre, si spoglia di qualsiasi orpello e mostra la sua anima intima ed essenziale, mostra una bellezza candida, meno aulica e più dura.
La città che non era più Capitale riscopriva una nuova essenza o forse la cercava. Queste vie raccontano un percorso di umile ricostruzione, esaltata nella piazza e nel suo essere passaggio cruciale delle storie contemporanee.
Qui dove il mattone rosso riempie lo sguardo, a due passi da dove il Sommo Poeta riposa, la storia recente ha segnato il tempo e scandito le stagioni: negli anni '90 fu un luogo simbolo di giovani che perdevano il sorriso e si bruciavano l'esistenza, ai giorni nostri è stato il salotto degli emarginati dal mondo.
Ogni città ha dei luoghi segna tempo, simbolo del bello e vetrina del grigio, così Ravenna ha la sua Piazza San Francesco, luogo in cui oggi ama esserci per raddrizzare la rotta quando la nave la perde.
Ed è in un passato recentissimo che potremo chiamare presente quello in cui la piazza pulita e rimessa a nuovo è diventata sempre più uno spazio per eventi e mercatini cittadini - uno su tutti il Biomarchè - e ha dato spazio all'apertura di una sontuosa pasticceria siciliana.
La Pasticceria Palumbo si affaccia ora sotto i portici del Palazzo della Provincia, dove ha trovato posto anche l'Agenzia Per il Turismo della città, e permette un ristoro o una colazione -non economicissimi- in un salotto nobile della città.
Leggere un giornale, mordere un Iris o un Cannolo Siciliano fatto sul momento, sorseggiare il caffè e poi alzare lo sguardo sulla chiesa di San Francesco, sul piccolo cortile che copre dalla vista la Tomba di Dante, sveglia il cuore di ogni persona che di colpo si sente immersa in una bellezza disorientante.
Piazza San Francesco si restituisce alla città, ritorna ad essere il luogo di pace in cui nascondersi dalla frenesia della modernità e riappropiarsi della propria anima candida.
Come arrivare
In auto: Piazza San Francesco si trova nella zona dantesca nel centro pedonale. Il parcheggio più vicino è quello di Largo Firenze
In autobus: quasi tutte le linee fermano nelle vicinanze in Piazza Caduti per la Libertà
A piedi: raggiungibile in 15 minuti dalla stazione ferroviaria
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